Toscana, Hotel in vendita e sviluppo turistico in Versilia
L’evoluzione del turismo in Versilia e nuove opportunità di investimento
La Versilia, regione turistica situata in Toscana nella provincia di Lucca, rappresenta una delle destinazioni più note e rinomate a livello internazionale, in questo magnifico territorio, Broker Commerciale Exclusive Real Estate, tratta la vendita di hotel, B&B, alberghi, stabilimenti balneari, fondi e immobili commerciali.
Storicamente, l’evoluzione del turismo in Versilia nasce a seguito del processo di sviluppo dell’industria del viaggio iniziato nella prima metà del 19° secolo, prima con l’implementazione di strutture e servizi per i villeggianti estivi e invernali, e poi nel secondo Novecento, adattando la propria offerta alle nuove tendenze imposte dal turismo di massa, riesce a entrare in sincronia e in competizione con molte delle località marittime italiane ed europee.
Alla vigilia del secondo conflitto mondiale, l’area versiliese aveva già raggiunto un livello di sviluppo turistico avanzato, divenendo una delle mete balneari europee di maggior successo nel panorama del turismo internazionale, praticato prevalentemente da membri delle classi più agiate, senza sottovalutare forme di turismo sociale come quello dopolavoristico o come il soggiorno a scopo di cura e rigenerazione nei sanatori e nelle colonie estive.
Negli anni Cinquanta, accanto al permanere di elementi di continuità con il passato, il sistema turistico della Versilia fu preso d’assalto dalla diffusione del moderno turismo di massa, modificando la propria offerta di servizi e i contenuti del proprio brand in modo da adeguarsi alle esigenze di un’utenza ampliata alle famiglie dei ceti medi.
Negli anni del boom economico la Riviera versiliese occupò saldamente un posto di rilievo fra le destinazioni balneari più ambite, fu dunque il periodo nel quale si consolidò il mito della Versilia balneare, immortalato da libri, film, giornali, animato dalla presenza di membri del jet-set internazionale, di artisti riuniti nei ritrovi dalla lunga tradizione o nei nuovi locali in ascesa, come la Capannina di Forte dei Marmi o la Bussola a Pietrasanta, sul palco dei quali si esibivano i più noti artisti del panorama musicale italiano.
La tradizionale immagine della Versilia come meta di vacanza del “bel mondo” si consolidò, modernizzandosi in sintonia con i nuovi modelli sociali e di consumo diffusi dal cinema e dalla televisione: si trattava di un universo in apparenza brillante e inarrivabile, ma che pure poteva essere facilmente avvicinato grazie al proliferare di un’offerta ricettiva di livello medio-basso che diversificò i caratteri del sistema dell’accoglienza.
All’alba degli anni Sessanta sarebbe stato forse difficile prevedere gli sviluppi successivi: erano gli anni nei quali la Versilia sembrava vivere una giovinezza infinita, gli anni di un turismo sognato, ma che nello stesso tempo cominciava a diventare accessibile, gli anni nei quali la vacanza regalava la sensazione, o forse l’illusione, di essere parte integrante del miracolo economico e della rinascita dell’Italia.
Negli anni Settanta il fenomeno della villeggiatura estiva, così come si era affermato nell’Italia del boom, si andò definitivamente esaurendo anche nell’area versiliese, per la mancanza dei profondi e necessari interventi di riconversione delle strutture e dei servizi che l’avrebbero resa competitiva rispetto alle nuove tendenze del mercato. Si imponeva quindi un ripensamento dell’offerta tale da garantire un rapporto qualità-prezzo che permettesse di vincere la concorrenza.
Nel corso degli anni Ottanta, in seguito all’aggravarsi dei segnali negativi nei trend turistici (calo delle presenze, aumento dei prezzi, peggioramento qualitativo dell’offerta soprattutto alberghiera), tra gli stakeholders versiliesi si diffuse l’interesse per il concetto di offerta integrata, che veniva riferito in primo luogo ai possibili benefici derivanti dal collegamento tra le stazioni balneari e le destinazioni situate nell’entroterra, identificabili principalmente nella destagionalizzazione dei flussi.
Dall’inizio degli anni Duemila, a causa della necessità di riavviare il ciclo di sviluppo del turismo versiliese, si è rinnovato il destination brand ‘Versilia’ arricchendone la tradizionale vocazione balneare con diversi altri temi di vacanza che, a loro volta, si rifanno alle varie sfaccettature dell’identità versiliese.
Pertanto, si è fortemente imposto l’aspetto del soggiorno culturale, i cui poli di attrazione si collocano prevalentemente a Pietrasanta, centro di riferimento internazionale per la scultura e l’artigianato in marmo, a Torre del Lago, patria del compositore Giacomo Puccini (1858-1924), e a Viareggio, che periodicamente ospita mostre ed eventi culturali spesso dedicati agli intellettuali che qui soggiornarono e dove si conserva buona parte del patrimonio architettonico risalente alla belle époque, senza trascurare l’importanza dei contenitori museali e dei monumenti artistici disseminati nei comuni dell’area.
La vicinanza della Versilia alle città d’arte di Lucca, Pisa, Firenze, Volterra, all’area ligure delle Cinque Terre, nonché all’aeroporto internazionale di Pisa, oltre all’ottima localizzazione in funzione dei collegamenti autostradali e ferroviari, ne hanno fatto negli ultimi vent’anni, un polo di notevole attrattività per turisti, italiani e soprattutto internazionali.
Si registra inoltre la valorizzazione del patrimonio folclorico, attraverso il sostegno a manifestazioni come il Carnevale di Viareggio, anche tramite la ricerca di nuove partnership pubblico-private, ed enogastronomiche, grazie all’istituzione della Strada del vino e dell’olio di Lucca, Montecarlo e Versilia, recuperando manifestazioni tradizionali, la rassegna del Lucca Comics & Games a Lucca, una fiera internazionale dedicata al fumetto, all'animazione, ai giochi, ai videogiochi e all'immaginario fantasy e fantascientifico, che si svolge tra fine ottobre e inizio novembre.
Tra gli altri filoni dell’offerta di recente sviluppo, si può citare il turismo verde, che beneficia della conservazione di ampi tratti delle originarie pinete costiere, della realizzazione di piste ciclabili, di ampi percorsi collinari legati al trekking con le relative attrezzature complementari come maneggi, parchi e strutture ricettive specializzate.
Negli ultimi due anni 2021 e 2022, il turismo in Toscana e specificatamente in Versilia si è avvicinato ai livelli pre-pandemici con stime decisamente superiori alle previsioni di inizio stagione. Si consolida la crescita della domanda italiana, con un importante recupero della domanda straniera.
Le provenienze dall’estero sono state prevalentemente europee (il dato positivo riguarda soprattutto Germania, Paesi Bassi, Francia, Belgio, Svizzera, Polonia e Spagna), ma segnali positivi arrivano anche dai mercati extraeuropei (in particolare per Stati Uniti e Regno Unito, ma anche per Australia, Canada, Israele e Brasile).
La Versilia continua a mantenere la sua forte attrattività in ambito turistico, divenendo di fatto sempre più competitiva e sostenibile, un territorio dove porre in essere investimenti e risorse commercialmente legate al turismo.
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