Firenze: arti e mestieri, grandi inventori e nobili dimore
Arte, scienza e artigianato nel capoluogo della Toscana
Tra le numerose città d’arte che punteggiano la Toscana, la città di Firenze è tra le più rinomate e visitate. Molte sono le storie curiose attorno alle forme d’arte e agli artisti che fanno parte della storia della città. Broker Immobiliare Exclusive Real Estate propone immobili di lusso nelle campagne di Firenze, ad appena più di mezz’ora dal ricchissimo contesto culturale e storico della rinomata città d’arte.
Il Ponte Vecchio è caratterizzato da gioiellerie su ambo i lati, unico tipo di attività sullo storico ponte. È difficile scegliere da dove iniziare ad ammirare i luccicanti gioielli esposti nelle vetrine, non solo marchi di lusso quali Cartier, Tiffany e Fabergé, ma anche oreficeria artigianale. Vi è una storia interessante dietro al motivo per cui vi sono solo gioiellerie sul Ponte Vecchio. Alla fine del Duecento, il ponte era pieno di botteghe, quali macellerie, pescherie e concerie, che qui rimasero fino alla fine del Cinquecento, quanto Ferdinando I de’ Medici decreta che, per motivi di decoro, queste “arti vili” devono sgomberare il ponte. Gli scarti di lavorazione di queste botteghe, infatti, non emanavano certo profumi gradevoli, odori che raggiungevano anche il Corridoio Vasariano, usato dai Medici per attraversare il ponte.
Oltre all’oreficeria, Firenze ha anche una storica tradizione della pelletteria artigianale, sicuramente complice anche la prossimità dell’Arno. Il fiume, infatti, costituiva un infinito rifornimento d’acqua necessaria per conciare la pelle, oltre ad essere un collegamento importante con altri centri conciari in Toscana, tra cui Pisa. Lo statuto dell’Arte dei Cuoiai risale alla fine del Duecento, un regolamento che imponeva altissimi standard di qualità e pene severe per chi non li rispettava. Anche i nomi di alcune strade, quali Via dei Conciatori e Via della Concia testimoniano l’importanza della pelletteria artigianale nella storia di Firenze.
Come città d’arte, a Firenze non possono mancare invenzioni in questo campo. È qui che Brunelleschi, Donatello e Masaccio iniziarono a sperimentare la prospettiva lineare. In particolare, fu Brunelleschi a ideare le tavolette prospettiche per una rappresentazione più realistica di un’immagine bidimensionale, tecnica che influenzò fortemente anche le opere di Masaccio. Anche Donatello realizzò i suoi rilievi con questa tecnica, e si pensa che contribuì alla scoperta di Brunelleschi.
Ma a Firenze, le invenzioni degli artisti non si limitano alla pittura e alla scultura. Bernardo Buontalenti (1531–1608) fu allievo di Vasari e un artista dai mille talenti. Fu infatti architetto, scultore, pittore, ingegnere militare e scenografo. Tuttavia, l’invenzione per cui è maggiormente ricordato è il gelato alla crema. L’ispirazione per questa invenzione originò dalla visita dell’ambasciatore di Spagna alla corte dei Medici, che ordinarono a Buontalenti di organizzare “festini da far rimanere come tanti babbei gli stranieri”. Colse l’occasione per sperimentare con la creatività, e fu così che inventò questo dessert utilizzando di latte, miele, uova e un po’ di vino.
E come parlare di Firenze e invenzioni senza menzionare Leonardo da Vinci? Il genio dai mille talenti ha trascorso diversi anni della sua vita a Firenze in due diversi periodi. Le sue invenzioni si possono dire delle “predizioni” di marchingegni la cui realizzazione sarà possibile solo secoli dopo, basti pensare all’elicottero, da lui chiamato “vite aerea”. Da Vinci ideò anche un curioso paracadute a forma triangolare, testato con successo nel 2000: la discesa è stata giudicata più sicura di quella resa possibile da un paracadute moderno. Tuttavia, la cornice in legno alla base della piramide è risultata potenzialmente pericolosa all’atterraggio per via del peso.
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